domenica 11 dicembre 2016

Consacrazione ai Tre Sacri Cuori

    Pubblichiamo la preghiera di consacrazione ai Tre Sacri Cuori (di Gesù, Maria e Giuseppe) chiesta attraverso il veggente Edson Glauber le cui apparizioni sono state approvata dal vescovo Carillo Gritti (ora in Cielo).

Sacro Cuore di Gesù,­
Immacolato Cuore di Maria,­
Castissimo Cuore di S.Giuseppe,­
 
io Vi consacro in questo giorno (notte),­
la mia mente ✝­
le mie parole ✝­
il mio corpo ✝­
il mio cuore ✝­
e la mia anima ✝,­
  
affinché si compia attraverso di me, 
in ­questo giorno (notte),
la Vostra Santa Volontà.­
Amen.


Nota: dove nella preghiera c'è la crocetta (✝) si fa un ­piccolo segno di Croce in corrispondenza della parte menzi­onata, cioé sulla fronte, sulla bocca, sul torace, sul cuore ­e per quanto riguarda l'anima una croce ­sulla parte destra del petto (= dalla parte opposta del cuore).

Per altre informazioni vedere il sito italiano ufficiale delle apparizioni di ITAPIRANGA:
http://www.itapiranga.net/

sabato 3 dicembre 2016

SEGNO DELLA CROCE - Signum Crucis

  Il SEGNO DELLA CROCE è il gesto fondamentale con il quale il fedele inizia la giornata, le preghiere e le proprie azioni. E' uno dei gesti fondamentali della fede e del culto cristiano.
    Il motivo per cui si fa il gesto in forma di croce è perché la croce è come il riassunto della vita di Cristo; è nella croce che si è manifestato l'amore di Dio; è dalla morte in croce di Gesù che riceviamo la salvezza.
    Mentre si fa il segno della croce si nominano le Tre Persone della Santissima Trinità così come le troviamo riportate nel Vangelo di Matteo: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo» (Mt 28, 19).
    Il segno della croce è una potentissima invocazione. Infatti con questo segno noi invochiamo su di noi la potenza della Santa Croce di Cristo, che ha sconfitto la potenza del Diavolo e dalla quale abbiamo la salvezza. Il fatto che lo facciamo anche con il gesto fisico della mano rafforza questa nostra invocazione, come a dire che vogliamo essere "ricoperti" quasi fisicamente dalla salvezza di Cristo, in tutta la nostra persona, comprese le mani, la testa, il petto (cuore) e le spalle. Poniamo così la croce come scudo, per proteggerci e fortificarci. Mentre facciamo questo gesto con le nostre parole noi professiamo anche la nostra fede nella Santissima Trinità; infatti nominiamo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, dichiarando che si tratta non di tre nomi, ma di un Unico Nome, dell'Unico Dio in Tre Persone. Nello stesso tempo richiamiamo il momento del nostro battesimo, in cui siamo stati immersi in Cristo ed è stato invocato su di noi questo Santo Nome delle Tre Persone Divine.
    Quindi, come si vede, questo semplice gesto racchiude in sé una ricchezza e una profondità straordinarie. Perciò facciamolo sempre con fede e con sacro rispetto.

Ecco le parole in italiano:

†Nel nome del Padre
e del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.

Mentre si recitano queste parole si porta la mano destra alla fronte, poi al petto e infine alle spalle.
Ogni movimento si fa in corrispondenza delle singole parole: «Nel nome del Padre (testa), del Figlio (petto o ventre) e dello Spirito (spalla sinistra) Santo (spalla destra), Amen». Questo è il modo da secoli in uso nella Chiesa Cattolica.
    Nella Chiesa Ortodossa invece si tocca prima la spalla destra e poi si passa a quella sinistra. Il motivo di questa differenza secondo alcuni è perché così i fedeli seguono esattamente il movimento della mano del sacerdote mentre benedice; secondo altri è dovuto al fatto che in greco la formula che si recita dice: “del Santo Spirito” (anziché “dello Spirito Santo”) e si vuole pronunciare la parola “Spirito” mentre si tocca la spalla sinistra, che è la parte del cuore. Altre spiegazioni sono possibili.
Altra differenza è che gli ortodossi fanno questo gesto ripetono questo gesto tre volte tenendo unite le tre dita: pollice, indice e medio per indicare la Trinità e l'unità di Dio.
   Il gesto del segno della croce non è invece usato tra le chiese protestanti, ad eccezione di quella episcopaliana/anglicana.


Segue il testo in latino:

†In nomine Patris
et Filii
et Spiritus Sancti. Amen.

giovedì 1 dicembre 2016

La "preghiera più bella" x un malato

    Secondo i messaggi dati dalla Madonna a Medjugorje al gruppo di preghiera, quella che segue è la preghiera più bella che si può recitare per un malato.

Ecco il testo della preghiera in italiano:

    O MIO DIO, questo ammalato che è qui davanti a te,
è venuto a chiederti ciò che desidera
e che ritiene essere la cosa più importante per lui.
Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza
che è importante innanzitutto essere sani nell’anima!
O Signore,
sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto!
Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute. 

Ma se la tua volontà è diversa, fa’ che questo ammalato
possa portare la sua croce con serena accettazione.
    Ti prego anche per noi che intercediamo per lui:
purifica i nostri cuori per renderci degni
di donare la tua santa misericordia.
    O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene.
Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome. Amen.

    GLORIA al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo 
come era nel principio e ora e sempre 
nei secoli dei secoli. Amen. (x 3 volte)

Per correttezza riportiamo il testo completo del messaggio da cui è tratta questa preghiera:

Messaggio del 23 giugno 1985 - Messaggio dato al gruppo di preghiera

Figli miei! La preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato è questa: “O mio Dio, questo ammalato che è qui davanti a te, è venuto a chiederti ciò che desidera e che ritiene essere la cosa più importante per lui. Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza che è importante innanzitutto essere sani nell’anima! O Signore, sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto! Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute. Ma se la tua volontà è diversa, fa’ che questo ammalato possa portare la sua croce con serena accettazione. Ti prego anche per noi che intercediamo per lui: purifica i nostri cuori per renderci degni di donare la tua santa misericordia. O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene. Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome.”. Dopo la preghiera, recitate tre volte il Gloria al Padre. Questa preghiera la consiglia anche Gesù: egli desidera che l’ammalato e colui che intercede per la preghiera siano completamente abbandonati a Dio.

(Questo messaggio appartiene ai messaggi dati a Medjugorje al gruppo di preghiera guidato da Jelena e Marijana Vasilj, che hanno ricevuto questi messaggi come locuzioni interioriIl testo del messaggio è tratto dalla seguente pagina: http://medjugorje.altervista.org/index.php/messaggi/maria/464
In tale pagina si trovano anche alcune citazioni bibliche che possono aiutano a comprendere e commentare il messaggio)

     Aggiungo una mia *PERSONALE RIFLESSIONE* (di me - autore di questo blog): quando la Madonna dice che questa è la "più bella preghiera" per un malato, credo che non intenda dire che è la migliore IN SENSO FORTE: cioè, la migliore che si possa mai comporre, la migliore di tutti i tempi. Come a dire che SOLO con queste ESATTE PAROLE si potrebbero ottenere gli effetti... Credo che intenda dire che è il miglior *MODELLO* di preghiera per un malato. Cioè quello che contiene TUTTI gli ELEMENTI più importanti per la preghiera per un malato. Questi elementi sono ad esempio: 
- chiedere la guarigione, ma rimanere totalmente DISPONIBILI alla volontà di Dio, qualunque essa sia. 
- ricordare che più importante della salute del corpo è la salute dell'ANIMA
- chiedere di essere aiutati a portare la CROCE delle sofferenze, qualora non possano essere tolte

- ricordare che anche attraverso la croce può essere GLORIFICATO il Nome di Dio
- ...
Questi sono solo alcuni degli elementi che si possono individuare e che rendono questa la "migliore" preghiera, cioè IL MIGLIORE MODELLO DI PREGHIERA PER UN MALATO.
Credo che sia in questo modo che vada interpretata l'espressione: "la preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato".